Statuto

                                                                     ASSOCIAZIONE CIRCOLO RICREATIVO ATV APS

Art. 1

A norma dell'art. 18 della Costituzione Italiana, degli art 36-37-38 del Codice Civile, della L. 266 dell'11 Agosto 1991 e dell'art. 11 della Legge 300/70 Statuto dei Lavoratori, si è liberamente costituito nell'ambito della società ATV SRL il Circolo C.R. - ATV con sede in Viale Stazione Porta Vescovo n. 11 - 37133 Verona. Il presente statuto viene redatto tenendo conto di quanto previsto dalla legge n° 106 del 06/06/2016, dal D.Lgs 117/2017 e nelle more della loro applicazione,tiene conto anche di quanto previsto dal D.Lgs 460 del 18/11/1997 e dalla legge 383 del 07/12/2000. L'Associazione "Circolo Cr-Atv APS", di conseguenza,assume la veste di Ente del Terzo Settore (ETS) e Associazione di Promozione Sociale (APS).

 

Art. 2 - PRINCIPI E SCOPI DI INTERESSE GENERALE DEL CIRCOLO

L'associazione si pone come scopo statutario ed attività istituzionale:

a) promuovere e realizzare iniziative di carattere ricreativo,culturali,artistiche di interesse sociale;

b)promuovere e organizzare attività turistiche di interessere sociale,culturale o religioso;

c) organizzare e gestire attività sportive dilettantistiche;

d) favorire e sollecitare iniziative atte ad armonizzare la vita associativa,allo scopo di accrescere le capacità morali,intellettuali,fisiche ed artistiche dei Soci, quelle innovative e quelle di alto contenuto culturale e sociale;

e) promuovere l'assistenza e la solidarietà fra i soci.

Nella realizzazione dei suoi compiti l'Associazione rivolge particolare attenzione a valorizzare attegiamenti e comportamenti attivi dei Soci, al fine di determinare le condizioni di una più ampia ed estesa azione culturale volta a coinvolgere il più alto numero di persone per il rinnovamento democratico della società,per affermazione della pace, dei diritti e della dignità delle persone,della solidarietà, della giustizia sociale,per la tutela e difesa della salute,della natura e dell'ambiente, per una più elevata qualità della vita con particolare riferimento alle categorie più deboli. L'Associazione opera in collegamento con le strutture sindacali territoriali e dell'azienda.L'Associazione inoltre, può partecipare ad iniziative dell'Associazionismo culturale democratico e promuovere direttamente con altre Associazioni o Circoli Aziendali iniziative socio/culturali.
L'Associazione ricerca momenti di confronto con le forze politiche e sociali nella valorizzazione dei diversi ruoli, con le istituzioni pubbliche, enti locali ed enti culturali,turistici e sportivi per contribuire alla realizzazione di progetti condivisi che si collocano a una programmazione territoriale delle attività di tempo libero.Il Circolo per il raggiungimento dei propri scopi, si avvale in modo decisivo e prevalente dell prestazioni personali volontarie gratuite dei propri aderenti che debbono essere assicurati.

                                                                                Art. 3 - CARATTERISTICHE DEL CIRCOLO

 

L'Associazione è un istituto unitario ed autonomo; non ha finalità di lucro, persegue scopi civili e di solidarietà ed è amministrativamente indipendente; è diretto democraticamente attraverso il Consiglio Direttivo eletto da tutti i Soci.Gli impianti, i servizi, le attività promosse e organizzate dal Circolo sono a disposizione di tutti i Soci i quali hanno diritto di fruirne liberamente nel rispetto degli appositi regolamenti,Con i medesimi regolamenti sono disciplinate le modalità di partecipazione e di fruizione fino al raggiungimento della maggiore età.L'Associazione, in considerazione della pluralità dei suoi fini e delle sue attività, può articolarsi in sezioni specializzate e gruppi d'interesse.Essa può, inoltre, promuovere cooperative, associazioni ed altri organismi autogestiti con il compito di rispondere alle esigenze ed ai bisogni di quanti si riconoscono negli obiettivi e nelle finalità del Circolo stesso.L'Associazione può svolgere attività di secondaria importanza e complementari alle iniziative principali dell'associazione, anche se a carattere commerciale.Le Sezioni specializzate, le associazioni, i gruppi d'interesse, le cooperative e gli altri organismi in cui si articola l'Associazione possono anche operare attraverso un ampio rapporto di collaborazione con l'Associazionismo democratico e con le associazioni cooperative.I compiti, i livelli di responsabilità, le norme di funzionamento delle sezioni specializzate, delle associazioni, dei gruppi d'interesse, delle cooperative e degli altri organismi in cui si articola l'Associazione, sono stabiliti da appositi regolamenti o statuti tenendo conto della normativa vigente.I regolamenti di applicazione dello Statuto e gli altri regolamenti sono parti integranti dello Statuto.

 

Art. 4 - SOCI DEL CIRCOLO

 

Possono essere soci del Circolo tutti i lavoratori dipendenti ed ex dipendenti pensionati dell'azienda. Possono inoltre essere soci aggregati del Circolo cittadini che ne condividono le finalità.

Le richieste di iscrizione al Circolo vanno indirizzate al Consiglio Direttivo su modulo a ciò predisposto. Il Consiglio Direttivo,  avrà facoltà di confermare la loro qualità di soci o non confermarla dandone opportuna motivazione entro trenta giorni dalla decisione.Sarà facoltà dei richiedenti, in caso di mancata conferma di iscrizione,impugnare tale decisione innanzi al Collegio dei Provibiri o,in assenza al Collegio dei revisori dei conti. I soci acquisiscono i diritti di frequentare i locali ed usare le attrezzature messe a disposizione dal Circolo, ottenere il rilascio della tessera ed usufruire dei servizi del Circolo, di previdenza ed agevolazioni ad essi assicurate di partecipare alle iniziative del Circolo. Possono altrisi partecipare alle attività del circolo il coniuge dei Soci,i famigliari conviventi dei Soci,i conviventi more uxorio dei Soci e i soci di associazioni e/o di federazioni di secondo grado a cui anche L'Associazione aderisce e che con lo stesso abbiano stipulato accordi di collaborazione o di reciprocità.Salvo per i soggetti di cui al comma precedente e per tuti quelli previsti dal comma 3 dell'articolo 111 del D.P.R. n°917/1986, tutti colorofrequentano la sede sociale e che fruiscono dei servizi associativi devono essere regolarmente iscritti al Circolo, secondo le modalità previste nel presente statuto.  Per l'origine e le finalità che si propone il C.R., il diritto ad essere nominati amministratori, sindaci e probiviri è riservato ai Soci che abbiano un'anzianità di iscrizione di almeno 12 mesi.             È esclusa la temporaneità della partecipazione dell'associato alla vita associativa. Per le cariche che comportano responsabilità civili o verso terzi sono eleggibili Soci che hanno raggiunto la maggiore età.I Soci sono tenuti: 1) al pagamento della quota sociale annuale decisa dall'Assemblea: 2) all'osservanza dello Statuto, degli eventuali regolamenti interni.                  I Soci possono essere sospesi, espulsi o radiati con delibera del Consiglio Direttivo per i seguenti Motivi:                                            1) qualora non ottemprino alle disposizioni del presente Statuto ed alle deliberazioni prese dagli organi sociali,                              2) qualora si rendano morosi nel pagamento dell quota sociale senza giustificato motivo ed abitudinariamente;                          3) qualora in qualche modo arrechino danni morali o materiali  al Circolo.

Fermi restando diritti e doveri come precisati nei precedenti capoversi, tutti i Soci maggiori di età, in regola con il pagamento delle quote associative, hanno diritto di voto per l'approvazione di tutte le delibere assembleari.per l'approvazione del bilancio e dei regolamenti,nonchè per l'elezione degli organi direttivi dell'associazone alle cui cariche possono altrsi liberamente concorrere. I Soci minori di età hanno i medesimi diritti ed i medesimi doveri dei Soci maggiorenni,salvo il diritto di elettorato attivo e passivo che acquiseranno automaticamente al compimento della maggiore età.

 


Art. 5 - ORGANI DEL CIRCOLO

Gli organi del Circolo sono:

l'Assemblea
il Consiglio Direttivo
il Presidente
il Collegio dei Sindaci Revisori
il Collegio dei Probiviri

 

Art. 6 - L'ASSEMBLEA

 

L'Assemblea è composta da tutti i soci in regola coi pagamento delle quote sociali
L'Assemblea inoltre può essere aperta ai dipendenti dell'Azienda, alle forze sociali ed agli operatori culturali che hanno facoltà di formulare proposte di attività e di iniziative. Gli invitati non hanno diritto di voto.

L'Assemblea Ordinaria:

nomina e revoca i membri del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Sindaci Revisori e del Collegio dei Probiviri;
approva il bilancio consuntivo, il rendiconto patrimoniale e il bilancio sociale entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, entro la stessa data approva il preventivo annuale dell'anno di riferimento;
approva il programma annuale e pluriennale di iniziative, di attività, di investimenti e eventuali interventi straordinari;
delibera la costituzione di sezioni, associazioni ed altri organismi e decide su eventuali controversie relative ai diversi regolamenti, sulla loro compatibilità con i principi ispiratori dello Statuto; decide l'ammontare delle quote associative annuali. La quota associativa è intrasmissibile e non rivalutabile;
decide sulle eventuali irregolarità riscontrate dal Collegio dei Sindaci Revisori;
L'Assemblea straordinaria:

-delibera sulle modifiche statutarie e dell'atto costitutivo;

-delibera sullo scioglimento,la trasformazione,la fusione o la  scissione dell'Associazione.

L'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci

In seconda convocazione l'assemblea è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei presenti.

La seconda convocazione dell'Assemblea deve avere luogo almeno 24 (ventiquattro) ore dopo la prima:

L'Assemblea è convocata dal Consiglio Direttivo: in via ordinaria almeno una volta l'anno; in via straordinaria su richiesta di almeno 1/10 della base sociale; o dal Collegio Sindacale su richiesta unanime. In questo caso l'Assemblea dovrà essere convocata entro 30 giorni dalla data in cui viene richiesta.L'annuncio della convocazione dovrà essere comunicato ai soci almeno 10 giorni prima mediante avviso affisso nella bacheca della sede sociale e unità staccate, specificando la data, l'ora e la sede della riunione, nonché l'ordine del giorno in discussione.L'Assemblea, sia ordinaria sia straordinaria, è presieduta da un Presidente nominato dall'Assemblea stessa.Le delibere assembleari oltre ad essere debitamente trascritte nel libro verbale delle assemblee dei soci con pagine numerate, rimangono affisse nei locali del circolo per almeno 10 giorni successivi alla data dell'assemblea,Le votazioni possono avvenire per alzata di mano o a scrutinio segreto, qualora ne faccia richiesta un terzo dei presenti; e comunque con modalità che favoriscono la partecipazione all'intero corpo sociale. Ogni socio può essere portatore di 1 (una) sola delega.L'assemblea approva, ove redatto, il regolamento per lo svolgimento delle elezioni.

 

Art. 7 - IL CONSIGLIO DIRETTIVO

 

Il Consiglio Direttivo è composto di norma da un minimo di 13 a un massimo di 15 membri eletti dai soci; nell'ambito dello stesso trova rappresentanza il sindacato aziendale, la rappresentanza aziendale.
Non possono essere nominati Presidente del Consiglio Direttivo, Vice Presidente, Segretario, Tesoriere coloro che ricoprano incarichi o svolgano ruoli di natura sindacale o direzionale che possano costituire impedimento ad una corretta e trasparente gestione per il raggiungimento degli scopi associativi.
Il Presidente del Comitato Elettorale comunica agli eletti i risultati delle elezioni e convoca entro 15 giorni il Consiglio Direttivo per la distribuzione delle cariche.
La prima riunione del Consiglio Direttivo è presieduta dai consigliere che ha ricevuto il maggior numero di suffragi; in mancanza di questi dal secondo e cosi via.
Fino alla distribuzione delle cariche resta in carica il Consiglio Direttivo uscente per l'ordinaria amministrazione.
Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno il Presidente, uno o più Vice Presidenti, il Segretario e l'Amministratore.
Il Consiglio Direttivo inoltre fissa la responsabilità dei Consiglieri in ordine alle attività svolte dal Circolo per il conseguimento dei propri fini.
Il Consiglio Direttivo può costituire un Comitato Esecutivo composto dal Presidente, dai Vice Presidente, dal Segretario e dall'Amministratore ed eventuali altri membri.
Il Consiglio Direttivo, per compiti operativi nelle sezioni, nelle associazioni, nei gruppi di interesse e negli altri suoi organismi può avvalersi dell'attività volontaria anche di soci in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi.
Il Consiglio Direttivo può avvalersi di commissioni di lavoro da esso nominate.
Il Consiglio Direttivo dura in carica di norma tre anni.
Il Consigliere che, salvo giustificate cause di forza maggiore, non interviene a tre riunioni consecutive del Consiglio Direttivo, decade dalla carica.
Qualora per dimissioni o altro venissero a mancare dei membri del Consiglio Direttivo, essi verranno via via sostituiti dai primi dei non eletti. Nel caso che tali membri costituissero la meta del Consiglio Direttivo, questo si intende decaduto.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente in via ordinaria una volta al mese, ed in via straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei suoi membri o su richiesta del Consiglio dei Sindaci Revisori.
Le sedute del Consiglio Direttivo sono presiedute dal Presidente del Circolo.

Il Consiglio Direttivo ha il compito di:

-predispone il bilancio consuntivo e preventivo;
-formulare i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto e li sottopone all'assemblea;
-attuare le deliberazioni dell'assemblea;
-proporre all'assemblea eventuali regolamenti applicativi;
-definire i regolamenti delle sezioni, delle associazioni, dei gruppi o degli altri organismi in cui si articola il Circolo secondo le indicazioni dell'assemblea;
-decidere in merito alle domande di coloro che intendono associarsi; in caso di mancato accoglimento della domanda, dovrà esserne data comunicazione al richiedente entro 30 giorni dal ricevimento della domanda stessa;
-proporre all'assemblea l'ammontare delle quote associative annuali; decide sull'ammontare delle quote suppletive per particolari attività su proposta della sezione interessata;
-decidere sulle eventuali misure disciplinari da infliggere ai soci;
-decidere le forme e le modalità dì partecipazione del Circolo alle attività organizzate nell'ambito territoriale da altri associazioni ricreativo-culturali.
Delle riunioni del Consiglio Direttivo viene redatto verbale trascritto su apposito libro con pagine numerate. Detto verbale viene esposto per 10 giorni nella sede del Circolo.

Art. 8 - IL PRESIDENTE

Il Presidente ha il compito di:

-rappresentare il Circolo nei rapporti esterni, personalmente o a mezzo di suoi delegati;
-convocare il Consiglio direttivo;
-curare l'attuazione delle delibere del Consiglio Direttivo;
-stipulare gli atti inerenti all'attività del Circolo.
In caso d'impedimento o di prolungata assenza del Presidente, l'attività di competenza viene svolta dal Vice Presidente.
Il Presidente uscente è tenuto a dare regolari consegne organizzative, finanziarie e patrimoniali al nuovo Presidente, entro 20 giorni dall'elezione di questi,
Tali consegne devono risultare da apposito processo verbale che deve essere portato a conoscenza del Consiglio Direttivo alla prima riunione.

Art. 9 - IL SEGRETARIO

Il Segretario ha il compito di:

-organizzare la gestione quotidiana delle pratiche relative alle attività ed al buon funzionamento del circolo;
-curare la corrètta stesura degli atti;
-verbalizzare le delibere assunte negli appositi libri sociali;
-assicurare la corretta applicazione e realizzazione di quanto deliberato e la corretta applicazione delle regole statutarie;
-rappresentare il Presidente qualora ne riceva delega;
-tenere aggiornati i libri sociali.

Art. 10 - IL TESORIERE

 

L'Amministratore ha il compito di:

-tenere aggiornata la contabilità e i registri contabili;
-tenere la gestione di cassa del Circolo;
-curare la corretta applicazione delle leggi fiscali e tributarie;
-proporre le iniziative per un corretta e migliore gestione economica e finanziaria del Circolo;
-curare la stesura dei bilanci: consuntvo/preventivo/sociale del Circolo.


Art. 11 - IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

 

Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di 3 (tre) membri effettivi e sono eletti con le stesse modalità previste dal Consiglio Direttivo.
Il Collegio dei revisori dei conti elegge nel suo seno un Presidente che convoca e presiede le riunioni.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di verificare periodicamente, con cadenza almeno trimestrale, la contabilità, la cassa e l'inventario dei beni mobili ed immobili, di esaminare e di controllare il conto consuntivo, di redigere una relazione di presentazione dei bilanci dell'Assemblea, di controllare la corretta applicazione delle leggi e dei deliberati.
Per la sostituzione dei membri del Collegio dei Revisori dei Conti valgono le stesse modalità inerenti il Consiglio Direttivo.
Le riunioni collegiali, così come le verifiche, sono verbalizzate e trascritte nel libro dei verbali del Collegio, che è custodito a cura del Collegio stesso.
Il Collegio dei Revisori dei Conti può assolvere anche alla funzione del Collegio dei Probiviri.



Art. 12 - IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

 

La risoluzione di tutte le controversie di qualsiasi natura insorte fra i soci, fra questi ultimi e il Circolo, è demandata al Consiglio dei Probiviri i cui membri decidono senza formalità alcuna quale amichevoli compositori.
Tutti i soci hanno il diritto di presentare reclami e di inviare segnalazioni al Collegio dei Probiviri in relazione alle attività del Circolo per quanto di competenza del Collegio stesso.
Le decisioni del Collegio dei Probiviri debbono essere prese con la presenza di almeno tre membri e possono essere impugnate davanti all'Autorità Giudiziaria.
Le norme relative alle elezioni, alla composizione ed al funzionamento del Collegio dei Probiviri, sono analoghe a quelle previste per il Collegio dei Revisori dei Conti.
Il Collegio dei Probiviri è tenuto a verbalizzare le proprie decisioni.



Art. 13 - DIMISSIONI

 

I Soci possono dare le dimissioni dal Circolo su apposito modulo da consegnare al Consiglio Direttivo .
Le dimissioni da organismi, incarichi e funzioni debbono essere espresse per iscritto ai Consiglio Direttivo.
II Consiglio Direttivo ha facoltà di discutere e di chiedere eventuali chiarimenti prima di ratificarle.
In caso di dimissioni dal Consiglio Direttivo, dopo la ratifica da parte dell'organo stesso, è fatto obbligo al Presidente del Circolo di dare comunicazione al subentrante (od ai subentranti) dell'assunzione di carica.
Le dimissioni da membro del Collegio Revisori dei Conti debbono essere inviate per iscritto al Collegio stesso. Spetta al Presidente del Collegio Revisori dei Conti, dopo la ratifica, di dare comunicazione al subentrante (od ai subentranti) ed al Consiglio Direttivo, dell'assunzione di carica.
Le dimissioni da membro del Collegio dei Probiviri debbono essere inviate al Collegio stesso. Spetta al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, dopo la ratifica, di dare comunicazione al subentrante (od ai subentranti) ed al Consiglio Direttivo, dell'assunzione di carica.


Art. 14 - GRATUITA' DEGLI INCARICHI

Le funzioni di membri del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti, del Collegio dei Probiviri e degli organi delle sezioni, delle associazioni, società e gruppi o agli incarichi svolti dai cittadini che prestano attività volontaria, sono completamente gratuite. Eventuali rimborsi spese, dovranno essere definiti specificatamente dal Consiglio Direttivo ed iscritti nel bilancio del Circolo.
Tutte le prestazioni fornite dagli aderenti sono gratuite.


Art. 15 - PATRIMONIO

Il patrimonio del Circolo è costituito da:

-quote associative;
-contributi aziendali definiti contrattualmente tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e quelle datoriali;
-eventuali versamenti volontari dei dipendenti, degli ex dipendenti e di tutti coloro che condividono le finalità dei Circolo;
-eventuali contributi pubblici;
-proventi delle manifestazioni e delle gestioni del Circolo;
-donazioni, lasciti testamentari, elargizioni speciali, sia di persone sia di enti pubblici o privati, concessi senza condizioni che limitino l'autonomia dei Circolo;
-ulteriori contributi e o proventi anche di natura commerciale eventualmente conseguiti in via marginale dall'associazione per il perseguimento o il supporto delle attività istituzionali.
-Eventuali immobili e/o attrezzature destinati all'esercizio del Circolo per il raggiungimento degli scopi associativi.                         -donazioni,lasciti,elargizioni speciali,sia di persone sia di enti pubblici o privati;                                                                                            -Le somme di cui ai punti precedenti,si intendono date senza vincolo di scopo e/o di risultato,essendo pertanto escluso che il Circolo si debba ritenere limitato o vincolato nei confronti del donante.                                                                                                          Tutte le quote associative periodicamente versate dai Soci sono intrasmissibili e non rivalutabili.                                                           In tutti i casiin cui il vincolo associativo dovesse sciogliersi, il Socio non ha diritto alla restituzione della quota associativa vesata, ne alla divisione del patrimonio sociale.

 

Art. 16 - ESERCIZI SOCIALI E BILANCIO

 

Gli esercizi sociali si chiudono il 31 Dicembre di ogni anno.
Il bilancio del Circolo è consuntivo e preventivo.
I bilanci consuntivo e preventivo sono elaborati dal Consiglio Direttivo e contengono le singole voci di spesa e di entrata relative al periodo di un anno. Vengono presentati all'approvazione dell'Assemblea entro il 31 Marzo successivo alla chiusura dell'esercizio.
Al bilancio, consuntivo e preventivo dovrà essere allegata la relazione di missione che dettaglia le attività sociali svolte o da svolgere nel corso dell'anno di competenza.Il bilancio consuntivo e preventivo,è controllato dal Collegio dei Revisori dei Conti. 
Il bilancio consuntivo e preventivo è approvato dall'Assemblea ordinaria con voto palese con la maggioranza dei soci presenti.
Il bilancio consuntivo e preventivo è depositato presso la sede del Circolo entro 15 giorni prima della seduta e può essere consultato da ogni aderente. Eventuali avanzi di gestione dovranno essere reinvestiti a favore di attivitàistituzionali statutariamente previste.                                                                                                                                                                                                E' vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili od avanzi di gestione,di fondi o riserve durante la vita del Circolo a meno che la destinazioneo distribuzione non siano imposte per legge.                                                                                                                               I bilanci,regolarmente approvati,oltre ad essere trascritti nel libro verbale dell'assemblea,rimangono affissi nei locali del Circolo per almeno 10 giorni sucessivi alla data di approvazione.Successivamente ogni Socio ne potrà prendere visione.


Art. 17 - MODIFICHE STATUTARIE

Il presente Statuto può essere modificato con decisione dell'Assemblea.
Le eventuali modifiche al presente Statuto potranno essere deliberate in prima convocazione con voto favorevole di almeno 2/3 dei soci e in seconda convocazione con voto favorevole della maggioranza dei soci presenti o rappresentati.


Art. 18 - SCIOGLIMENTO DEL CIRCOLO

Lo scioglimento del Circolo é deliberato dall'assemblea con il voto favorevole di almeno 2/3 dei soci.
L'Assemblea che delibera lo scioglimento dell'associazione nomina uno o più liquidatori e determina la modalità di liquidazione del patrimonio ai sensi dell'art. 30 del codice civile e degli articoli 11 - 21 delle disposizioni di attuazione del medesimo.
Il patrimonio eventualmente residuato sarà devoluto ad alta associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità,mediante delibera dell'assemblea straordinaria e previa audizione dell'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190 ,della legge 23 dicembre 1996, n° 662.                                                                                                                                                   Successivamente alla costituzione del Registro Nazionale del terzo settore in caso di scioglimento l'assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori,anche non soci determinandone gli eventuali compensi.Il patrimonio residuo che risulterà dalla liquidazione è devoluto ad altra associazione del terzo settore previo parere del "Registro Unico Nazionale del terzo settore" salvo altra destinazione imposta dalla legge.
La scelta del beneficiario è deliberata dall'Assemblea con la maggioranza qualificata del 2/3 dei soci presenti all'Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo.


Art. 19 - DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto espressamente dal presente Statuto si rimanda alle normative vigenti in materia.